
Una decina di giorni fa abbiamo portato in cantina il fax. Non lo vedevamo da anni, nuovi strumenti, sempre più digitali, ce l’hanno fatto dimenticare in un angolo finché non è arrivato il momento di liberare quello spazio. Un cambiamento avvenuto tempo prima, ma che abbiamo realizzato solo adesso: nessuno di noi, pensandoci, si ricordava dell’ultimo fax inviato.
Il cambiamento non è mai epocale quando avviene, ma ne prendiamo consapevolezza quando lo tocchiamo con mano, quando vediamo il fax prendere la strada della cantina, quando “attraverso il movimento facciamo esperienza del corpo e della mente”.
È il processo di embodiment riprovato la scorsa settimana quando dal cliente abbiamo assistito fisicamente all’incontro tra domanda e offerta, il nostro cliente e il suo nuovo cliente, quello che gli abbiamo portato con l’attività di export management dopo un lungo percorso di ricerca, di conquista, di contatto. In questi casi è bello essere la causa e vedere realizzarsi dal vivo la conseguenza! Ci ha fatto pensare al lavoro di squadra che funziona: chi alza la palla (promuove, coinvolge) e chi schiaccia (prepara la giusta offerta, trasferisce fiducia e chiude). La cosa più bella della visita? Il sorriso del nostro cliente, grato del nuovo cliente, soddisfatto del nostro lavoro.

Fare in modo che le cose accadano, con garbo
Perché lo sappiamo bene, in amore come tra aziende, non basta il feeling, bisogna studiarsi ma anche darsi da fare, dimostrare di essere sul pezzo: braccia forti, esperienza e spirito d’iniziativa. È successo anche a noi di recente, di essere stati scelti da una bella azienda nel settore delle valvole, solo dopo una valutazione molto attenta, quasi radiografica.
Per consentire i giusti flussi di lavoro c’è la necessità di regolare pressione e portata. Dare una direzione al movimento è importante, per non dissipare energie e giungere alla meta prefissata.
A volte bisogna insistere con garbo, fino a che i tempi sono maturi. Come accaduto con un’azienda nel settore logistica che conosciamo dal 2014. Per ben 4 volte (in anni pari) ci siamo incontrati, ci siamo piaciuti e poi promessi la collaborazione, ma mai niente. Adesso (in anno dispari) è entrato il primo progetto: la gestione completa della comunicazione e del marketing. Probabilmente è stato il flirt più lungo che MULTI abbia mai fatto. Gli amori fanno giri assurdi prima di realizzarsi.
Uno sguardo in cantina, tra antenne, parabole e specchi
Antenne dritte e parabole ben orientare per intercettare, captare e decodificare le informazioni, i segnali, le relazioni, i codici non scritti che regolano la vita nelle aziende. Più è grande l’azienda, più cresce e più ha bisogno di un confronto esterno. Come il percorso di assessment che stiamo sviluppando per un’azienda tosta, nel settore chimico-farmaceutico, in crescita, brillante. In questo caso MULTI fa da specchio: aiuta la narrazione ad emergere e mette per iscritto quello che tutti in azienda sanno, ma non dicono. Facciamo appello a pillole di maieutica, prendendo spunto da Socrate che portava il suo interlocutore a giungere a una verità in maniera autentica semplicemente aiutandolo a partorirla.
La provocazione delle PMI (ovvero Precoci Ma Intrepide)
A volte sono le aziende clienti a fare breccia in noi, a farci da specchio. Come quando ritroviamo lo stesso approccio sartoriale che ci contraddistingue in una “boutique delle bandiere” visitata di recente, con la nostra stessa cura maniacale per i dettagli. Ci ha sorpreso scoprire questa nicchia di mercato dall’inaspettato carattere cinematografico...
Bandiere trasportate sulle vette innevate in valigette ventiquattrore, montate manualmente come fucili di precisione e sparate nella neve per delimitare il bordo pista. Ed è subito 007!

Parliamo di boutique perchè le PMI che incontriamo ogni giorno, come questa con la voglia di conquistare il mercato internazionale in un settore così specifico, sono la dimostrazione che “non c’è nessuno troppo grande per essere sfidato né troppo piccolo per lanciare una sfida